𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗰𝗮 𝗖𝗺𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗲𝗮, 𝗱𝗮 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗕𝘂𝘁𝘁𝗮𝗿𝗶, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗰𝗵𝗲 𝗕𝗮𝗺𝗯𝗼𝘇𝘇𝗶 𝗼 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮 𝗔𝘀𝘀𝗼! 𝗢𝗴𝗴𝗶 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗹’𝗼𝗻𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗼𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲, 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗹’𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗮𝘁𝗮 𝗯𝗲𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗱𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗕𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗮 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲. 𝗟𝗲 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗗𝗮𝗺𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗲𝗰𝗰.. 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 “𝗦𝗲𝘃𝗲𝗿𝗶𝗻𝗼” 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 “𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶” 𝗶𝗻 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗶 𝗮𝗽𝗶𝗰𝗮𝗹𝗶
In palio una decina di poltrone, forse qualcuna meno, di un certo interesse economico, dai 1.000 ai 1.500 euro al mese. Nulla di cui arricchirsi ma che comunque serve ad una vita più degna e a crearsi un minimo di “prestigio” personale per restare abbarbicato alla casta che conta.
Si procederà in tal modo, oggi in Consiglio comunale, ristabilendo la regola fondamentale che spetta al Sindaco creare e distruggere le singole carriere ed ambizioni, con un semplice gradimento e/o una immediata revoca del consenso.
Tutto molto più diretto e vero della falsa democrazia di PUGNALONI che per dieci anni ha illuso gli osimani a partecipare alle varie selezioni per un posto qui e l’altro la, ben sapendo molto prima, però, su quale personaggio far pendere l’ago della bilancia.
Da questo punto di vista, quindi, nessun rimpianto per i fumosi percorsi, con trabocchetto finale, propagandati dal Partito democratico e dai suoi fumosi cespugli.
Liste civiche LATINIANE | Lista PIRANI | Fratelli di Italia | Liste ANTONELLIANE | Liste GINNETTIANE | Forza Italia |
Poltrone già occupate: 4 | Poltrone già occupate: 2 | Poltrone già occupate: 1 | Poltrone già occupate: 2 | Poltrone già occupate: 0 | Poltrone già occupate: 0 |
Poltrone da occupare: 5 | Poltrone da occupare: 2 | Poltrone da occupare: 3 | Poltrone da occupare: 0 | Poltrone da occupare: 1 | Poltrone da occupare: 1 |
Piuttosto la strada che oggi il Consiglio comunale intraprenderà col voto, ovvero delegare sulle spalle solitarie di Francesco PIRANI l’onere di compiere la giusta scelta, porterà certamente a nuove frizioni politiche, divisioni assicurate, imboscate e accoltellamenti in serie; promessi e da mantenere.
Il Consiglio comunale, infatti, vale a dire l’organo politico di controllo dell’attività Amministrativa, delegando ogni potere al Sindaco potrà soltanto prendere atto, nei prossimi giorni, delle decisioni solitarie assunte da PIRANI e – al massimo – suggerite da qualche “cugino” o personaggio vicino, interessato alle nomine.
Senza voler anticipare i futuri venti di guerra che animeranno l’autunno e in attesa del riposizionamento in Consiglio comunale dei valori politici che matureranno (in primis l’addio ad ANTONELLI di due o tre Consiglieri su sei) e soprattutto dell’appuntamento di fine anno sul decisivo voto di Bilancio, accontentiamoci di dividere bene la torta secondo questo specchietto (che ripubblichiamo per i più distratti) che tiene conto al centesimo dei valori espressi dagli Osimani al ballottaggio.
Ne consegue, grosso modo, questa lottizzazione soppesata come da celebre manuale inventato dal vivente “Massimiliano CENCELLI”, oggi 86 anni, oscuro portaborse democristiano, già Sindaco di Caldarola nel Maceratese, ideatore di un vero e proprio prontuario sulla gestione del potere; un tanto per ciascuno, soppesato al grammo dal peso o proporzione dei voti ricevuti da ciascuno lista e financo corrente per corrente.
Queste le poltrone appetibili su cui ciascuno schieramento ha spalancato ingorde fauci: Presidenza CMA, Consigliere Astea, Fondazione GRIMANI e BUTTARI, Presidenza Osimo servizi, Amministratore delegato Osimo servizi, Presidenza Dea, Presidenza fondazione Padre BAMBOZZI, Direttore Asso e – di prestigio – presidenza Istituto Campana.
Altrettante, infine, gli strapuntini sotto pagati o di mera rappresentanza che, ovviamente, non interessando nessuno, potranno facilmente giocare il ruolo di merce di scambio per limare gli scontenti inevitabili che ogni decisione di PIRANI (compresa l’istituzione di un Capo di Gabinetto autentica novità ad Osimo) fatalmente produrrà.
Detto che sia Damiano PIRANI che Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI ecc. appaiono a forte rischio di nomina in quanto inconferibili (secondo diverse ma non unanimi interpretazioni della Legge SEVERINO) per risultare Consiglieri comunali in carica, non dimessisi in tempo utile (come per prudenza fece Renato FRONTINI non sapendo né leggere, né scrivere, come si usa dire), ecco il manuale CENCELLI, pesato all’ultimo voto.
Alle liste Latiniane andranno dalle 8 alle 10 poltrone sulle circa 20 da assegnare, ad altrettanti avidi culi (comprendendo tutte le accettazioni possibili di un termine che rende come pochi l’idea); tre o quattro a testa andranno ai seguaci del Sindaco e a Fratelli di Italia, un paio sono già saldamente occupate dagli Antonelliani e una a testa dovrebbe andare al mondo di Achille GINNETTI (vedi voce Massimo FIORANELLI) e l’altra agli Azzurri di Forza Italia di Monica SANTONI.
Altro non sappiamo se non che ciascun incarico differisce per peso politico, visibilità e stipendio lordo e che certo navigare in Astea non potrà essere barattato con lo scomodo sgabello rappresentato dalla azienda speciale Asso, troppo speciale e quindi incredibilmente unica (ma vero) e per la quale sono previste solo rogne a scelta e zero euro ad appannaggio di un Presidente-martire!
Andando al dunque, considerando i Latiniani hanno già conquistato la bandiera di vice Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e due Assessorati, che gli Antonelliani hanno già fatto il pieno con due amministratori in Giunta, che Pirani vanta l’amico-Assessore PALAZZINI e che anche Fratelli di Italia ha già piantato la prima bandierina… ecco cosa resta da “arraffare”: da 4 a 6 posti ulteriori per le liste civiche storiche, due o tre per PIRANI, due o tre per Fratelli di Italia, uno a Ginnetti e l’ultimo a Forza Italia.
Centrare tutti o almeno gran parte dei nomi da giocare e abbinare… ecco la vera difficoltà su cui si misurerà la capacità di PIRANI di navigare almeno sino a Natale.