𝗟𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗽𝗮𝘁𝗵𝗼𝘀, 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗶 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗦𝗮𝗯𝗯𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼, 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝗺𝗼𝘀𝗼 𝗯𝗿𝗶𝗻𝗱𝗶𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶. 𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝘂𝗲 “𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶” 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗶 𝗗𝗼𝗰 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘀𝗲𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲
Vale in particolare per Monica BORDONI e Stefano SIMONCINI. Ma il monito stasera risuonerà anche per l’ingrato ed improvvido “brindisino” Matteo SABBATINI e il taciturno Paolo STRAPPATO, ultimo arrivato a servire la ultra trentennale causa Latiniana.
Tutti e quattro avrebbero dovuto – vista l’uscita dalla maggioranza delle Liste civiche doc, decretata da PIRANI – essere conseguenti e rassegnare, seduta stante le proprie dimissioni da un evento non condiviso e senza margini di manovra per essere in qualche modo recuperato a condivisibile-
Troppo grave l’affronto politico portato, da PIRANI, sotto la cintura, nel tentativo di destabilizzare LATINI una volta per tutte.
Ciò nonostante non ci risulta, da parte dei quattro nominati (due Assessori, un vice Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale) nessun intervento spontaneo.
La cosa, se può apparire grave (ma non mortale) se in condotta in porto dal duo minore SABBATINI e STRAPPATO, non è obiettivamente digeribile se non compreso in tempo dal capo del Gabinetto Monica BORDONI (creata dal nulla da LATINI molti anni fa)e da quel Stefano SIMONCINI che nell’altro Millennio pensò, disegnò e contribuì a fornire un’anima alla cosa politica appena ideata con un giovanissimo LATINI.
Sul conto dell’ex Sindaco, perlomeno, registriamo la disponibilità a fare un passo indietro se richiesto a farlo da Gilberta GIACCHETTI (la prima a ricordare ai quattro gli impegni assunti con l’elettorato civico) e dall’assemblea che tra pochi minuti si riunirà al bunker per una delle decisioni più difficili di sempre.
A preoccupare sarà la risposta proprio di Monica BORDONI il cui rientro nelle righe non è cosa così scontata da attribuirsi in anticipo.
Insomma molto, se non tutto, potrebbe succedere. Compreso la temuta dichiarazione di scioglimento del movimento per un “tutti a casa” che dividerebbe la politica osimana in pre 12 agosto 2024 e post.
Potrebbe anche non accadere nulla o fingersi che nulla sia accesso, con le liste civiche storiche sul piede di guerra con PIRANI ma in maniera soft, in attesa di Godot e comunque di un epilogo doloroso.
Senza pathos la sorte, pare già segnata, dei peones SABBATINI e STRAPPATO, specie del primo a cui il tradimento politico si somma alla grave vicenda del brindisi, con tanto di cin cin a morte; brutta storia che inchioda il ragioniere di Passatempo, da giorni.
Ancora poco e Osimo conoscerà il proprio destino politico.