𝗥𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮, 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼, 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗶𝗼𝗽𝗲, 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘃𝗶𝗱𝗶𝗮 𝗲 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝘁𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝘀𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗼𝗻𝗱𝗮. 𝗟𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼, 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗣𝗜𝗥𝗔𝗡𝗜 𝗶𝗹 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝘂𝘁𝗼. 𝗘 𝗼𝗿𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘂𝗿𝗻𝗲, 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮
Francesco PIRANI fu. Dunque è ufficiale. Scoccata la mezzanotte il Sindaco ha lasciato trascorrere, senza muovere ciglio, anche l’ultimissima possibilità di raddrizzare la propria Amministrazione e di non regalare Osimo per 10 e la Regione Marche, per i prossimi cinque, ad una gestione di molto Sinistra e poco Centro.
Così ha deciso, in solitudine l’ex Sindaco di Osimo, di gran lunga il peggiore della storia democratica di Osimo.
Inutile anche l’estremo sacrificio personale, irrituale e fuori da ogni logica, tentato generosamente da Dino LATINI di lasciare campo libero al “despota”, pur di salvare Osimo. PIRANI ha deciso di affondare e morire e di portare con se gran parte della città, colpevole di avergli dato fiducia.
A domani per i particolari di una giornata pregna come nessun’altra di ghiotti particolari.
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