PD, LA STAFFETTA DELLA FAME GIUNGE IN REGIONE
PUGNALONI ADERIRÀ ALLO SCIOPERO IUS SOLI?
Attesa per la decisione del Primo cittadino nell’affiancare o meno Deputati e Assessori
Dopo che la staffetta dello sciopero della fame piddina è finalmente giunta anche ad Ancona (è di oggi l’annuncio che l’Assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti effettuerà, ogni mercoledì, la sua parte di sciopero mangereccio) è tempo che lo sciopero tocchi anche la provincia e approdi, prima possibile, anche ad Osimo.
Tra consiglieri e Assessori gli amministratori democratici dovrebbero ammontare al bel numero di una quindicina (vi risparmiamo la conta precisa) per cui, volendo dividere in parti uguali l’astensione dal cibo e – si spera anche dalla sete – ecco che la rinuncia “a staffetta” potrebbe impegnare ogni amministratore democratico per non più di un paio di giorni al mese…
L’ideale, accompagnato da un pò di attività fisica e da una moderazione negli altri 28 giorni del mese, per perdere qualche chilo e recuperare una forma smagliante in vista del duro impegno elettorale amministrativo.
In particolare l’attesa degli osimani, dopo l’annuncio dato via Facebook da Pugnaloni, del poco gradito arrivo ad Osimo del segretario Matteo Renzi è per la conferma dello stesso Pugnaloni della partecipazione osimana all’iniziativa dimagritoria.
A ben guardare, per il nostro Sindaco, si tratterebbe di acchiappare due piccioni con un’unica fava: perdere qualche chilo e riconquistare una siluette più credibile per acchiappare qualche voto in più (la pancia troppo piena in mostra tende a non ottenere il favore degli indecisi) posizionandosi, al contempo, in bella vista tra gli amministratori di periferia aderenti spontaneamente alla curiosa staffetta.
Matteo Renzi approverebbe e magari nè porterebbe persino ricordo quando si tratterà di vagliare le liste per elezioni più importanti di quelle per il Comune.
Senza contare le motivazioni morali del gesto che innalzerebbero Pugnaloni di una spanna rispetto agli altri competitors per il mandato 2019-2024.
Chiedere l’approvazione della legge sullo ius soli, rappresenta per il PD una campagna culturale e civile che non dovrebbe essere relegata al solo loro partito. Ne tantomeno rappresentare una bandiera elettorale. Peccato che il PD dimentichi di far riferimento alle conseguenze della cittadinanza favorita agli stranieri, ovvero l’acquisizione del diritto al voto.
Secondo Gentiloni, Renzi, Sciapichetti e – ci auguriamo – Pugnaloni, un domani che non auguriamo all’Italia che dovesse vedere questa gente, prima dell’attuale raggiungimento dei 18 anni, riconosciuti come italiani… quale partito unico si troverebbero a votare in massa per sdebitarsi della acquisita cittadinanza anticipata?
Alla faccia del trofeo da non sbandierare… e delle campagne culturali a cui aderire con convinzione!