PUGNALONI: “L’USCITA C’È… PAGARE IN 12 MESI”
COMUNE DISPONIBILE A VERIFICARE I CONTEGGI
NON MODALITÀ E PERCORSO DELLE CARTELLE
A vuoto la mediazione sindacale. Nessuna soluzione alternativa offerta ai 260 utenti osimani
Cartelle Tari da ripagare con multa ed interessi: a vuoto la mediazione delle organizzazioni sindacali di categoria (Cna, Confindustria, Confcommercio e Confartigianato) svoltasi stranamente venerdì mattina presso gli uffici Astea, anzichè in Comune.
L’occasione è servita unicamente a sottolineare fatti già noti, ovvero che l’Amministrazione comunale si rende disponibile ad ascoltare le lamentele di ciascun contribuente tartassato e al limite ad aprire uno sportello apposito, sempre presso Astea, ove ricevere i 260 destinatari degli accertamenti e al limite rifare i calcoli che hanno determinato importi fino a 330.000 euro di nuova Tari.
Nessuno nuovo criterio al Regolamento in corso di attuazione e neanche la verifica circa l’esattezza della procedura adottata sulle esenzioni verrà però messa in essere.
Pertanto l’Amministrazione comunale conferma di attendersi di incassare, entro metà gennaio 2018, dai 260 poveri imprenditori del territorio un surplus di circa 2 milioni di euro. Oltre il termine per ciascuno noto di 60 giorni dalla avvenuta corretta notifica dell’atto giudiziario, verranno meno anche i benefici di legge dello sconto di un terzo su sanzione e interessi facendo ulteriormente lievitare le bollette a circa 2 milioni e mezzo.
Una cifra – hanno sottolineato in Astea ai rappresentanti sindacali – però perfettamente rateizzabile in dodici comode rate.
Intanto il mondo imprenditoriale osimano, da dieci giorni in forte subbuglio, resta in attesa delle ulteriori mosse in procinto di essere varate dall’Amministrazione Pugnaloni.
Come è noto gli accertamenti degli esattori della Andreani – il cui mandato, scaduto a luglio, è stato rinnovato fino al 31 dicembre prossimo – hanno portato a controlli complessivi su 672 aziende (esattamente 266 aziende per controlli su locali e aree assoggettate a Tari 2014-2015 e 2016), 220 per Tares riferibile al 2013 ed altri 186 a nome Tia per l’anno 2012) di cui sappiamo che 260 hanno giù raggiunto l’obiettivo.
La domanda che si in queste ore toglie il sonno al mondo imprenditoriale piccolo, piccolissimo e medio osimano è infatti la seguente: che esito hanno avuto i 412 controlli di cui Astea non ha fornito notizia alcuna?
Hanno dato risultato negativo e le posizioni definitivamente archiviate o il mondo del lavoro cittadino deve attendersi un’altra pioggia di sanzioni, persino superiore a quella mandata in avanscoperta?
E altra domanda, senza risposta… chi sono i 412 nel mirino che rischiano di essere inclusi nell’infernale caccia al falso evasore?
Domande a cui solo Astea potrebbe rispondere; vista la chiusura informativa sugli atti negata persino agli addetti ai lavori, leggi Consiglieri comunali, per ottenere copia – contratto di sub appalto con la Andreani, ad esempio – di quanto dovrebbe essere normalmente disponibile on line, temiamo che l’interrogativo resterà nell’aria almeno fino a Capodanno, giornata in cui almeno l’annata 2012 scadrà in prescrizione.