In manette Adriana Stano (24 anni) e il compagno rumeno di 26. Due arresti analoghi non valgono un giorno di carcere!
Arrestati prima di Pasqua dalla Polizia, due fidanzatini-pusher ci ricascano per Ferragosto… ammanettati questa volta dai Carabinieri!
Protagonisti del traffico di droga l’osimana Adriana Stano, 24 anni e il convivente rumeno Costantin Dimitri Popescu, 26 anni, conviventi nella centralissima zona Borgo.
A tradire la vera attività dei due giovani innamorati proprio il fatto di aver palesemente trasformato l’appartamento del Borgo – tra piazzale Vittorio Veneto e via Chiaravallese – in meta quotidiana di traffico di morte.
Un andirivieni fuori norma di giovani e giovanissimi che non è passato inosservato agli occhi dei vicini, subito dubbiosi che dietro quei ripetuti incontri mordi e fuggi con sconosciuti, si nascondesse qualcosa di non troppo lecito.
Da qui la segnalazione puntuale alle forze dell’Ordine e il primo blitz, il 22 marzo scorso, ad opera degli agenti di Commissariato, praticamente a colpo sicuro.
Proprio per evitare di dar credito ai sospetti, i due ultimamente avevano trasferito in strada il luogo di spaccio privilegiando la zona retrostante il maxi parcheggio e soprattutto la scalinata Oberdan che da via Ungheria sale fino a via Michelangelo, zona “panoramica” e raggiungibile a fatica e solo a senso unico dalle auto, quindi ideale per uno spaccio con meno rischi per due “pony espress”.
Nonostante il cambio di abitudini di spaccio, la precauzione dei fidanzati arrestati due volte si è rivelata tardiva e soprattutto inutile.
E’ bastato attendere il momento giusto; da un semplice controllo personale sul rumeno, appena uscito da casa per fornire il cliente di turno, è saltata fuori una piccola quantità di marijuana. Quanto è bastato per far scattare il vero obiettivo della perquisizione domiciliare.
Gli agenti, in effetti, hanno rinvenuto in casa l’osimana Adriana Stano e soprattutto una quantità di droga complessiva di circa 350 grammi.
Inoltre è venuta alla luce, ricavata all’interno di un armadio, l’armamentario fai-da-te per una serra vera e propria per la coltivazione in proprio di marijuana. Due, infine, i bilancini di precisione rinvenuti alla bisogna, insieme ad una somma in contanti di circa 1.300 euro ritenuti provento dello spaccio.
Giudicati in Tribunale il 9 maggio scorso e subito rimessi in libertà, i fidanzati hanno però mostrato di non aver compreso la lezione, debole ma pur sempre lezione, inflitta loro da una società troppo poco attenta a risolvere la questione spaccio.
Ancora prima il trascorrere di tre mesi e le voci ricorrenti del quartiere, stavolta per di più avvalorate dal precedente primaverile, hanno ripreso a circolare con vigore per il Borgo… arrivando stavolta all’orecchio dei Carabinieri.
Il tempo di scegliere il momento giusto è i militari del Radiomobile, puntualmente, la mattina del 13 agosto si sono presentati in casa per una verifica legittimata dal precedente a carico della coppia.
Coppia che stavolta, quale contro misura, discretamente inutile, era passata dall’armadio al box per il detersivo per celare altra droga. Sostanza stupefacente che i Carabinieri hanno facilmente rinvenuto seppur in quantità minore, circa 44 grammi complessivi, rispetto al primo episodio.
Minori anche i bilancini necessari per pesare il quantitativo richiesto (rinvenuto soltanto un attrezzo) mentre stavolta non sono stati trovati soldi a corredo del traffico.
Arrestati per la seconda volta in 144 giorni sempre con l’identica motivazione di detenere sostanze stupefacenti col fine di spaccio, la Giustizia italiana si è mostrata, se possibile, ancor più benevola rispetto a marzo.
Convalidati entrambi gli arresti di Adriana Stano e Costantin Dimitri Popescu, il giudice per le indagini preliminari in attesa del processo ha immediatamente rimesso in libertà i due giovanissimi fidanzati, disponendo nei loro confronti la sola misura dell’obbligo di firma di fronte alla Polizia giudiziaria.