La gestione dell’esercizio, già denunciata in passato, sanzionata sulla base del Tulps varato nel ’26 dal Fascismo e più che mai valido
La legge può sembrare un pò datata, effettivamente apprestandosi a festeggiare i 94 anni di ordinamento, ma si può dire che funzioni meglio oggi che quando venne pensato e istituito dal Fascismo con Regio decreto.
Un pò come il vino, quello buono, che migliora col tempo.
Da allora – era il 6 novembre 1926 – il Tulps, testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, non è mai andato in pensione (a riprova che le cose buone non hanno tempo e neanche colore politico) fornendo buona prova di se in occasione di reati che violano la fiducia concessa dallo Stato al cittadino su temi amministrativi, licenze e obblighi di vario tipo.
Ultimo, in ordine di tempo, a testimoniare la felice intuizione di Mussolini, è la gestione del locale “Movida Casinò”, a Tornazzano di Filottrano, da prima sanzionata a piede libero con l’accusa di fornire alla clientela non solo mohito a base di rum, menta a piacere, ghiaccio ed acqua gassata ma anche dosi di cocaina e quant’altro occorre per uno sballo completo.
Il bar di Tornazzano, insomma, come uno dei peggiori locali di Caracas e dintorni… con la differenza che in Italia i Carabineros non sono troppi propensi a chiudere un occhio; men che meno quelli di Osimo.
Insomma sommando la denuncia notificata al proprietario con altri episodi accaduti nelle immediate vicinanze del “Movida Casinò”, c’è voluto poco per scattare un primo provvedimento amministrativo di sospensione temporanea della licenza, giusto per 15 giorni, a partire da ieri.
Sulla scorta delle denunce e alcuni arresti documentati dai Carabinieri della Compagnia di Osimo al Questore di Ancona, è scattato l’articolo 100 del TULP, testo che infligge la sospensione ai locali in odore di comportamento contrario alla cosiddetta pubblica sicurezza.
L’esercente una pubblica attività, ricordiamo, ha il dovere di vigilare affinchè il proprio spazio, aperto al pubblico, non si trasformi occasione di punto di incontro – o peggio – per quanti delinquono abitualmente o semplicemente sono sospettati di farlo.
Su questo il fascismo era chiaro agli italiani di allora: o sei grado di risolvere il problema, riportando l’attività alla normale clientela oppure devi rivolgerti allo Stato e chiederne il sostegno.
Scelta non solo non effettuata dal “Movida Casinò” che addirittura ha provato a gestire in proprio l’attività illecita, aggravando la situazione e facendo della tranquilla Tornazzano luogo di ritrovo per la cessione di droga!
Sommando fatti a comportamenti e battezzato il Movida come fonte di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, il Questore ha approvato l’informativa dei Carabinieri ritenendo equa la sospensione cautelativa della licenza per 15 giorni. Sperando che bastino per mutare linea e raddrizzare l’antica immagine pacifica di Tornazzano.
Solamente a Tornazzano poteva succedere una cosa del genere, mi piace che accostano questo posto Cimicioso di Filottrano al peggiore bar di Caracas.
Inizio con il dire che un misero pseudo spacciatore residente nell’intera area di Filottrano, non sarà mai un delinquente accreditato come il più buono e tranquillo che si trova a Caracas.
Inoltre mi sono sempre domandato fin da quando ero piccolo e abitavo ad Osimo, ma questi Carabinieri non hanno di meglio da fare che andare la sera a Tornazzà a guastare gli affari dei Narcotrafficanti Filottranesi??
Quando ero piccolo io e anche discolo a noi ci dava la caccia Nevio Serri con la loro mitica uno blu, eh quante volte Nevio ci hai tolto il sonno ma anche vero che tante volte ti abbiamo preso per il C…..e ci credevi…
Ora ritornando a noi, lasciateli fare che tanto questi soggetti avranno vita corta se continueranno così