IL COVID COLPISCE DURO ANCORA IL GIORNALISMO, MORTO SCACCIA
DA ANCONA AD INVIATO DI GUERRA TG1, 211° DECEDUTO DELL’ANNO

IL COVID COLPISCE DURO ANCORA IL GIORNALISMO, MORTO SCACCIA DA ANCONA AD INVIATO DI GUERRA TG1, 211° DECEDUTO DELL’ANNO

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La morte questo pomeriggio in ospedale a Roma per gli esiti del virus. Dagli esordi nelle radio libere del capoluogo al Corriere Adriatico, fino al TG3 e ad un ruolo di rilevo nel Tg1 quale capo redattore dei servizi speciali


Avevamo dato appena l’altro giorno la notizia dell’incredibile moria di firme illustri registrate nell’ultimo anno in corso, con la sensazione forte che qualcosa altro di terribile, sarebbe successo ancora.
E’ di questi minuti la notizia della morte del collega Pino SCACCIA, 74 anni, avvenuta a Roma dove da tempo abitava, aggredito dal Covid e strappato alla vita dalle complicazioni seguite al propgarsi dal virus.
Primi passi nelle radio locali di Ancona negli anni ’70 per firmare, contemporaneamente, i primiCaro Pino, sei stato tu a cambiare la direzione alla mia vita. Studiavo medicina e un giorno sono passata al giornale per vedere papà. Tu mi hai dato due biglietti per andare a teatro ad assistere all’Enrico IV con Salvo Randone. Poi mi hai detto “Oh aspetto la recensione “… Ciao Pino, salutami Rosaria, cara amica e ottima cuoca. articoli nella redazione sportiva di Corriere Adriatico, sotto la super visione di maestri quali Sergio ROSCANI e Carlo CRISTIANI.

Pino SCACCIA, 74 anni

Da qui l’apporodo a TG3 regionale e in breve al TG1 dove giunse ad occupare una delle poltrone più ambite come inviato di guerra nei principali fronti di fine millennio, dalla guerra del Golfo al conflitto serbo-croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica e Jugoslavia fino all’Afghanistan e al difficile dopo guerra in Iraq e le rivolte in Libia.
SCACCIA è stato anche tra i primi reporter italiani ad entrare, dopo il disastro, nella centrale di Cernobyl e a scoprire i resti di Che Guevara in Bolivia, oltre a mostrare le immagini, fino a quel tempo segrete, di Area 51 nel deserto del Nevada.
Per la cronaca, infine, SCACCIA ha firmato numerose inchieste di mafia, terrorismo, terremoti, sequestri di persona, prima di dedicarsi alla passione di scrittore firmando una quindicina di libri.
Giù capo redattore dei servizi speciali del TG1, da settimane Pino SCACCIA era ricoverato a Roma per gli esiti del Corona virus questo pomeriggio lo ha strappato al figlio Gabriele e alla platea dei suo amici e lettori.
Di SCACCIA pubblichiamo, a nome dei collegi marchigiani riuniti nel dolore per la scomparsa, il ricordo personale di Franco ELISEI, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche.

“Ciao Pino.
Quanti ricordi. Anni ‘70, primi passi al Corriere Adriatico, subito un amico, subito un rapporto fraterno… non da responsabile degli spettacoli con l’ultimo collaboratore appena entrato.
Notti a chiacchierare in tipografia aspettando la bozza delle pagine o a cena con l’attenta e premurosa Rosaria che ti è mancata troppo presto e il piccolo Gabriele che ti cresceva accanto.
Tante serate, tanti incontri, di lavoro e di gioco. Tutti momenti piacevolissimi. Sempre tra spontanei sorrisi e sagaci battute.
E ti sono grato. Riposa in pace”.

Anche Marina ROSCANI, giornalista e figlia del grande Sergio, ricorda così Pino SCACCIA.
“Caro Pino,
sei stato tu a cambiare la direzione alla mia vita. Studiavo medicina e un giorno sono passata al giornale per vedere papà. Tu mi hai dato due biglietti per andare a teatro ad assistere all’Enrico IV con Salvo RANDONE.
Poi mi hai detto “Oh aspetto la recensione…”.
Ciao Pino, salutami Rosaria, cara amica e ottima cuoca”.


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