Lunedì mattina se l’era cavata – si fa per dire – con un fuoristrada senza conseguenze, il mancato coinvolgimento in un frontale di ben tre auto, la denuncia per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico tre volte il consentito (aggravato dalla circostanza di essere un autista professionale e di aver comunque provocato il suo sinistro), il ritiro della patente (con sospensione da 16 a 32 mesi), il sequestro del furgone, un ammenda da determinare e variabile da 2.133 euro a 8.533 e – dulcis in fundo – il rischio di un arresto fino a 16 mesi.
Insomma per il 48enne nigeriano, residente a Jesi e autore di questo disastro stradale tutto intero lungo la Statale Adriatica, solo una strage, per miracolo evitata, sarebbe potuto costargli di più.
Ma l’incredibile, come nelle favole, non era ancora sopraggiunto. La realtà della cronaca, come è ormai noto a tutti, supera sempre anche le più ardite fantasie, regalando ai Vigili Urbani di Osimo una gustosa scena, degna del miglior Fantozzi anni ‘90.
Succede giovedì mattina, tre giorni dopo il fatto, che il 48enne nigeriano decide chissà perchè di tornare a mettere piedi ad Osimo e raggiungere il Comando dei Vigili urbani, verbalizzanti l’episodio.
Ligio ai provvedimenti sopra elencati, tra cui il ritiro della patente, l’extra comunitario jesino si fa perciò accompagnare in città da un suo conoscente di cui i vigili non hanno fornito le generalità.
La coppia, giunta ad Osimo in tarda mattinata a bordo di una vecchia Fiat Uno, fa giusto in tempo a motivare la propria presenza negli uffici quando, all’occhio attento di un vigile, non sfuggendo dalla finestra del Comando lo stato non ottimale della utilitaria utilizzata, scatta la perfida ma decisiva intuizione di una richiesta di controlli!
Tutto in regola? Solo un vigile troppo solerte? Questo sarebbe successo nelle favole a lieto fine… Capita piuttosto ciò che non ti aspetti ma che invece il vigile – che segnaliamo al Comandante Galassi per una promozione sul campo – aveva intuito da tempo: quell’auto, utilizzata dall’amico del nigeriano per fargli un favore, non poteva essere utilizzata in quanto priva di tagliando assicurativo in corso di copertura!
Beata ingenuità!
Risultato della trasferta Jesi-Osimo? L’amico si è visto multare in diretta per 849 euro e la vecchia Uno è finita in custodia, ovvero sotto sequestro.
Ammontare di questo secondo affare? 849 euro di multa (ridotti a 594,30 se pagati entro cinque giorni), regolarizzazione della copertura assicurativa dell’auto per almeno 6 mesi e pagamento delle spese di prelievo presso il Comando, trasporto fino al più vicino centro Aci e custodia del mezzo per il tempo intercorso fino alla eventuale restituzione.
Eventuale perchè nella maggioranza dei casi i tartassati preferiscono rinunciare al mezzo sequestrato che, tre mesi dopo il mancato ritiro, con la definitiva confisca, diviene automaticamente proprietà del custode.
In attesa di altre brutte notizie il nigeriano e il suo incauto amico hanno fatto ritorno a Jesi. Sembra in taxi.