Beata incoscienza… cinese! Avevano pensato, male, di sfruttare il vuoto da sempre costituito dall’immediato entroterra, totalmente privo di centro massaggi. Fare di Osimo come a Marcelli. Con il bonus – chissà perchè – di non soffrire alcun tipo di concorrenza.
Il perchè i titolari cinesi del centro “Bella vita”, aperto di recente ad Osimo Stazione, al 137 di Via Adriatica, l’hanno improvvisamente scoperto venerdì mattina quando, al posto dei primi clienti curiosi, si sono presentati alla porta due vigili urbani tutt’altro che disponibili ad intenerirsi troppo.
“Nella medicina cinese – recita la pubblicità in rete del locale – si crede che l’energia nel corpo debba fluire di continuo, per aiutare l’individuo ad alleviare lo stress e prevenire le malattie. Vi sono due tipi di massaggio tradizionale cinese: lo “Zhi Ya” e il “Tui na”.
Le tecniche fra di loro differiscono ma i pazienti, in entrambi i casi, dopo circa una trentina di minuti sperimenteranno una rinata forza e vigore. Proprio la sua efficacia ha fatto sì che il massaggio cinese sia stato ampiamente utilizzato in tutto il mondo, ieri come oggi.
Che aspettate, le ragazze cinesi vi aspettano X un massaggio relax!”
In effetti gli uomini del Comandante Galassi, ricevute segnalazioni anonime in serie di andar a dare una occhiata su quanto avvenisse realmente nella “Bella vita” stazionara, si aspettavano di mettere la parola fine a chissà quale torbido intreccio di membra femminili attorcigliate ad altrettanti ragazzotti in cerca di inaudite, per la piazza, novità erotico-sessuali.
E, almeno l’inizio del blitz lasciava ben presagire dal momento che ad aprire la porta vetrina del 137 era una simpatica cinesina addobbata con mini kimono… con tanto di gambe nude!
Purtroppo per i solerti vigili, qualcosa non è andato nel verso giusto dal momento che la pattuglia, forse impaziente di sperimentare una autentica novità assoluta come una possibile vicenda di sesso, nella castissima Osimo (!), non ha avuto la pazienza di attendere che il “Bella Vita” si popolasse almeno un pò… presentandosi alla porta praticamente per primi, a centro massaggi non ancora operoso…
Questo il listino prezzo previsto dalla casa:
– massaggio corpo di 40 minuti con olio – 30 euro;
– massaggio romantico di 40 minuti con olio – 30 euro;
– massaggi con olio di un’ora – 50 euro;
– massaggio piedi di mezz’ora – 20 euro;
– vasca o doccia, prima e dopo – 10 euro;
– trattamento thailandese di mezz’ora – 30 euro;
– trattamento massaggi thailandesi di un’ora – 50 euro;
– trattamento su Futon di un’ora – 50 euro;
– massaggio con 4 mani di un’ora – 80 euro (noi consigliamo decisamente quest’ultimo).
E torniamo alla vicenda. Esaurito banalmente l’effetto sorpresa, tutte le strane voci messe in giro dai soliti invidiosi su questo centro gestito da signore cinesi, rischiano di non essere soddisfatte.
Peccato perchè la notizia che il sesso a pagamento fosse finalmente giunto, in forma organizzata, anche ad Osimo, sembrava ai fautori del sesso senza costrizioni di legge, effettivamente credibile.
Ma tant’è. Toccherà attendere la prossima riapertura – se ci sarà – della “Bella Vita” e magari operare in modo maggiormente più professionale…
Ora d’accordo sulla mancanza di esperienza specifica dei nostri vigili in tema… ma certo non si può nemmeno pretendere, dalle brave, belle e furbe cinesine, piena collaborazione con una legge italiana, discretamente retrò, inventata 60 anni fa dalla signora Merlin…
Finita la poesia ma con l’acquolina ancora in bocca, ai vigili urbani non è rimasto altro che fingere un banale controllo amministrativo.
Si è così scoperto che le signore avevano presentato correttamente in Comune la documentazione di inizio attività… ma qui le azioni ben fatte dalle imprenditrici cinesi si sono esaurite.
Il resto del controllo ha portato alla luce solo violazioni amministrative a cominciare dalla mancanza di qualunque tipo di documento attestante i requisiti professionali di estetista delle presenti, nè certificati a norma europea degli strumenti utilizzati e altra cartaccia mancante, tanto inutile quanto indispensabile, sulla sicurezza del luogo di lavoro.
In fin dei conti l’obiettivo ottenuto, la sanzione di 1.032 euro e la chiusura della “Bella Vita” sia pur per mancanza dei requisiti professionali, ha comunque soddisfatto la vasta platea di curiosi di via Adriatica 137.
In diversi, ben camuffati ma attentissimi, hanno atteso, impazienti, che dalle luci rosse soffuse e dai vapori a 40 gradi riemergesse sana e salva la pattuglia spedita in missione. Sudaticcia ma grondante soddisfazione: la Bella Vita è vinta!