𝐀𝐥𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐧𝐞𝐨 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐭𝐢 𝐞 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐬𝐞, 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐦𝐩𝐚𝐭𝐢, 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐭𝐚: 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝟏𝟓 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐛𝐢𝐦𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐦𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐦𝐦𝐢𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢
Non sarà un dato scientifico ma una chiara tendenza si. Anche ad Osimo, ovvero in periferia come nelle grandi città, la tendenza delle coppie a metter su famiglia e sposarsi, galoppa in avanti sempre più velocemente!
Stando alle promesse di matrimonio pubblicate dal Comune di Osimo nell’ultimo bimestre, peraltro appena 15, l’età media dei neo sposini supera ormai persino i 42 anni, esattamente oltre 45 per i maschietti e quasi 40 per le future spose!
Un dato allarmante, assai più di un campanello ma una vera e propria sirena, che dovrebbe suonare chiara e forte in testa ai nostri governanti per porre in atto, prima che la situazione anagrafica e sociale diventi a rischio assoluto, tutti i necessari provvedimenti a sostegno della famiglia; modello da ripensare completamente ad iniziare dal ruolo della donna.
Nessuno in questo senso auspica radicali passi indietro, ma è evidente come il cambiamento repentino, in poche decine di anni, del ruolo femminile, abbinato alla progressiva svalorizzazione della figura che fu del maschio, considerato un tempo non lontano capo della famiglia, abbia comportato, in assenza di politiche adeguate, duri prezzi sociali da pagare.
Di questo passo, oltre a sparire anche il ricordo della pensione (chi potrà più andarci – fra appena 30/40 anni – tra i giovani attuali?), verrà meno anche la figura del nonno e quanto ne consegue.
Con i dati osimani attuali, infatti, è matematico che, quand’anche le neo coppie dovessero pensare di mettere al mondo almeno un erede (con l’eventuale figlio a seguire l’esempio dei genitori) diventeranno nonni solo i fortunati ultra 80enni.
Una dura realtà non immaginaria, purtroppo, ma destinata in tutti i particolari, nei progetti della Natura, per coloro che vengono al mondo già oggi.