𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐩𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐝 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐋𝐀𝐓𝐈𝐍𝐈 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐢𝐜𝐞 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐁𝐎𝐑𝐃𝐎𝐍𝐈 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐧 𝐭𝐚𝐬𝐜𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫 𝐝𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐥𝐮𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐨. 𝐀 𝐒𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐮𝐬𝐭𝐚 𝐠𝐢𝐮̀ 𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨. 𝐏𝐔𝐆𝐍𝐀𝐋𝐎𝐍𝐈: “𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚̀ 𝐜𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢…”
Sette ore, quasi sei alla partenza senza ritorno. Tutto lascerebbe pensare che PIRANI, isolatesi in qualche sperduto luogo e soprattutto non coperto dalla Rete, stia per staccare il biglietto per l’Inferno (di ACQUAROLI, di Fratelli di Italia e della Regione marche a trazione Centro-Destra) di sola andata.
Le ore convulse della notte e della mattinata non hanno portato, parrebbe di credere, alcun consiglio. Anche i più stretti collaboratori del Sindaco stanno per prendere atto e accettare la sconfitta che aprirebbe, se ufficializzata, le porte ad un decennio di Sinistra e al ritorno del Centro-Sinistra in Regione.
Anche di fronte a simili presupposti, PIRANI sembra non abbia inteso sentir ragioni restando fermo nel proponimento di vendicare la “scazzottata” del 2011 e placare, in tal modo, la propria personalissima sete di vendetta.
Se sarà effettivamente così (dopo anche il voto di obbedienza professato da LATINI in Consiglio comunale appena giovedì sera) toccherà per Statuto attendere lo scoccare della mezzanotte, momento in cui il 20° giorno utile ad un ripensamento sarà definitivamente scorso, diventando passato.
Per fermare in extremis l’orologio del destino, ricordiamo, PIRANI dovrebbe contattare, anche telefonicamente il segretario comunale SOPRANZETTI e fargli conoscere, come ad un notaio si detta il testamento, le proprie ultime volontà… intendo ultime nel senso letterale del termine. Purchè entro le 24 di questa sera.
Un miracolo che il rientro da Roma di Dino LATINI in queste ore, dopo la mattinata con MATTARELLA, potrebbe forse riservare un senso agli ultimi minuti e secondi di questa brutta storia.
Osimo e gli osimani, delle due diverse sponde, nel frattempo trattengono il respiro e tifano per l’esito a ciascuno più vicino. Non a caso Simone PUGNALONI, tra i più interessati a conoscere il tipo di piega che la crisi assumerà a breve, non si lascia andare a previsioni, sottolineando come il Pd e le minoranze, qualunque decisione adotterà PIRANI, si farà trovare pronto a dare battaglia. Senza sconti.