GINNETTI E LA MARIANI
AD UNA SOLA VOCE:
“2019? NO GRAZIE, ABBIAMO GIA’ DATO”
Ad un anno e mezzo dalle Elezioni, gli outsiders sembrano sgombrare il campo
Ad un anno e mezzo dalle Elezioni comunali 2019, esattamente a 585 giorni dall’alba, due annunci – uno nel Centro Destra e l’altro nel Centro Sinistra – scuotono il tam tam ordinario della politica cittadina: Achille Ginnetti e Maria Grazia Mariani, più o meno ufficialmente, declinano il proprio interesse a correre con liste proprie per la sindacatura 2019-2024.
Messe insieme, notizioni di quelli grandi destinate a lasciare un segno, in ogni caso, sull’esito dell’appuntamento con le urne.
Che entrambi ce l’abbiamo raccontata giusta in fino in fondo, consentici il dubbio, avremmo qualche remora… ma allo stato non resta che prendere atto di due volontà univoche a non ripetere esperienze già percorse (Ginnetti) o farsi tentare, dopo un solo mandato comunque vissuto all’insegna dell’adrenalina, da un bis a qualsiasi titolo (Mariani), sia in lista che in Giunta.
Così è se vi pare. A noi, in verità, parrebbe diversamente ma, allo stato, di fronte al no di entrambi gli interessati, dobbiamo obbligatoriamente prendere atto della volontà contraria dell’uno e dell’altra di spendersi ancora in prima persona.
Alla richiesta di dare un nome più onorevole al PDT da noi coniato, partito dei Traditori – che avrebbe dovuto mettere insieme Ginnetti, Gallina, Mengoni e quant’altri fuoriusciti dall’orbita delle civiche un istante dopo l’ufficialità per Su la Testa di aver perso per due voti le elezioni 2014 – Ginnetti, nel corso di una chiaccherata informale, ha chiarito che di non aver personalmente tradito nessuno e che comunque il suo intento non è quello di correre quale nuovo Sindaco di Osimo, battendosi invece per una sanità locale più in linea, leggi a portata di mano, per tanti cittadini. Insomma nessun ritorno al PD di un tempo o ammiccamenti impensabili ad altri movimenti; tanto più in presenza di un Partito democratico in chiave locale “prenotato” da anni da Pugnaloni e in chiave nazionale prossimo a tornare all’opposizione.
Correre da soli, ugualmente, oltre a portare testimonianza di se e della propria politica come successo alle Regionali 2015, non consentirebbe, nella migliore delle ipotesi, che raccogliere un paio di seggi in minoranza. Opposizione che non è mai stata nelle corde di Ginnetti e quindi non particolarmente interessante, sfizio a parte di scoprire su quanti (pochi) osimani avrebbe avuto il piacere di potuto fare affidamento: 1.000? 1.200? O 1.500?
Non fa questioni di numeri, invece, la sempre più esuberante Maria Grazia Mariani, geneticamente di Destra, votata a Sinistra e tornata tutta sua già poche ore dopo l’avvenuta elezione con i rossi di Pugnaloni.
Da mesi alla caccia di una intervista che chiarisse il campo su quale basi intendesse poggiare il progetto elettorale 2019 – di nuovi con i centristi che guardano a Sinistra o aprire le porte anche al balconcino fiorito che guarda a Destra – la Mariani, coerentemente, ha sempre sostenuto di essersi stancata della politica in prima persona ben prima dell’esaurirsi del primo giro.
La Mariani, nel garantire che arriverà al 2019 con lo stesso impegno del primo giorno, non usa mezze parole per dichiararsi fuori dal giochi e sentirsi interessata, semmai, ad un futuro di viaggi, terme e massaggi… insomma quanto di più lontano possa passare con l’arido esame di cifre e numeri.
Vale a dire: neanche una poltrona in Giunta, sia essa a guida Pugnaloni o Latini, riuscirebbe a smuoverla dalla propria decisione di abbandonare, con grande gioia, il campo e tornare al piacere di sempre di godersi la vita di moglie e mamma.
Insomma la signora dei numeri ama dedicare il proprio tempo libero che sarà ai viaggi, alle terme, alla vita di qualità e la politica locale non assomiglia neanche un pò alle spiagge assolate di Phuket o alla tranquillità di una Spa… a meno che, chiosa la Mariani, giocando come solo una gatta annoiata sa fare col proprio topolino, l’occasione giusta non dovesse giungere dalla politica nazionale, quella con la P maiuscola.
E giù con una risata a mescolare definitivamente ogni carta.
L’impressione di fondo, confermata, è che sia Ginnetti che la Mariani, pur non essendosi messi d’accordo in nulla, non ce l’abbiano raccontata giusta fino in fondo.
Che entrambi, come al Palio, intendano giocarsi le proprie chanches di rincorsa, entrando tra i canapi inaspettati dai più e solo all’ultimo momento?