LA LUNGA CARRIERA ASUR DI FRATI
TERMINA CON UNA PENSIONE INRCA

LA LUNGA CARRIERA ASUR DI FRATI TERMINA CON UNA PENSIONE INRCA

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LA LUNGA CARRIERA ASUR DI FRATI
TERMINA CON UNA PENSIONE INRCA

Il Primario del Pronto soccorso Inrca ha accettato di prolungare 13 mesi; salve le competenze sul dipartimento emergenziale Asur.

Dicesi “emergenza” la condizione che in sanità, richiedendo un intervento immediato, pone il paziente in imminente pericolo di vita; è altresì detta “urgenza” la condizione sanitaria che, in assenza di adeguata trattamento, può diventare critica fino a trasformarsi in emergenza.
Per venire a capo di tali fenomeni la sanità italiana si è dotata da tempo di appositi dipartimenti, in genere composti dalla figura unica del Direttore di dipartimento denominato non a caso delle Emergenze e urgenze, a cui per il “disturbo professionale” le varie Regioni riconoscono cachet tanto interessanti quanto non facilmente rintracciabili nei siti delle varie Asur, alla voce “trasparenza”, neanche dotandosi di grande pazienza.
Si tratta di emolumenti di una certa consistenza a livello di zeri che vanno ad aggiungersi alle normali prestazioni di primariato, riconosciute a Medici pertanto pagati sia come tali che come tecnici della materia.
In genere, infatti, consuetudine vuole che il miglior esperto di se stesso… sia chi altri se non stesso e che pertanto questo incarico vada, in automatico, ai vari responsabili di Pronto soccorso.

Il Dottor Enzo Frati, primo a destra

Ad Osimo, da qualche tempo, al dottor Enzo Frati, ultra trentennale presenza al S.S. Benvenuto e Rocco, è stato riconosciuto questo importante incarico che pone l’amico Enzo al vertice della struttura emergenziale dell’intera provincia di Ancona; ovvero oltre a quello che fino a dopo domani sarà l’ospedale di Osimo, anche quelli di Jesi, Fabriano e Senigallia.
Non male e complimenti, seppur in ritardo, al dottor Frati per essere riuscito a far valere la propria professionalità al massimo livello e fino in ambito provinciale.
Ora, che la poltrona dipartimentale, oltre che indubbio prestigio, debba valere molti soldini, non ci coglierebbe di sorpresa come notizia.
Il sospetto che le lodi vanno bene ma i soldi fanno meglio, c’era già venuto da tanto tempo; osservando gli ultimi avvenimenti che stanno caratterizzando le ultimissime ore in Asur di operatori e vecchie mura, osserviamo come il dottor Frati, ad esempio, si accinga a morire, professionalmente parlando, sotto la sigla Inrca!
Nulla di disdicevole, ci mancherebbe; solo che da un serio professionista che si è battuto per tanti anni – dai tempi lontani del dottor Rossi alla mezzanotte del 31 dicembre – per mantenere e far crescere in città la sanità pubblica a marchio Asur… sarebbe stato lecito attendersi, oltre le parole, anche il bel gesto.
Piuttosto che metter fine alla propria carriera professionale in casacca Inrca, Frati s’era detto, più volte, pronto a a non abbassare la testa, mandare tutti dove in molti meritano di stare e… iniziare a godersi, un istante dopo, la propria meritata pensione.
Per la serie: le soddisfazioni non hanno prezzo.
In realtà, tra un tavolo e l’altro discussione su come ammortizzare senza traumi il passaggio dalla mezzanotte del 31 dicembre (sanità pubblica) al primo minuto del 1° gennaio 2018 (sanità convenzionata in made Inrca), veniamo a scoprire una nuova vita professionale per Frati, direttamente in casa di ricovero e cura.
E’ infatti ufficiale che il Pronto soccorso targato istituto anziani vedrà la partecipazione, per ulteriore 13 mesi, ovvero fino a febbraio 2019, del dottor Enzo Frati a cui è stato riconfermato il lauto incarico dipartimentale in seno alla Asur.
Insomma in pensione si ma con il massimo dell’anzianità; a cui aggiungere anche il surplus di incarico che sarà pure di importo misterioso per i normali cristiani ma il cui valore economico non è certo disconosciuto in fatto di surplus, di stipendio e in pensione.
E pazienza, possiamo comprendere il dottor Frati – se tutto questo comporterà la presa d’atto che l’ospedale… oplà… non c’è più e che nei cedolini 2018 e fino a febbraio 2019 si leggerà Inrca quale datore di lavoro.

PUGNALONI SCEGLIE GIULIANO GIULIONI
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