Dopo la gaffe del sotto segretario grillino, il Governo ha autorizzato gli “assembramenti” partigiani, limitando la partecipazione delle Autorità ad una sola presenza.
https://www.adnkronos.com/2020/04/23/aprile-italia-reclusa-dal-virus-canta-liberazione_KFJwlvvU3EXrrOeHeLREeK.html
Come era facile prevedere, forse anche su pressione di Mattarella, il Governo giallo-rosso alla fine ha calato le brache davanti ai partigiani e ha emesso il diktat: alle cerimonie partecipino associazioni di partigiani e combattentistiche e d’arma a go go, ma niente (o quasi) autorità.
Palazzo Chigi, dopo la risposta alle veementi e prepotenti proteste dell’Anpi, ha costretto il Ministero dell’Interno a vergare un’imbarazzante circolare, firmata dal prefetto Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto della Lamorgese.
La circolare, come al solito, è equivoca e lascia la palla avvelenata ai Prefetti, responsabili delle decisioni in sede locale, che causeranno certo forti malumori fra Associazioni e Autorità.
Ecco il punto essenziale: «Anche secondo indicazioni condivise con l’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si ritiene che si potranno, IN QUALCHE MODO, ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia di deposizione di corone, innanzi a lapidi o monumenti ai Caduti, che prevedano, oltre alla presenza dell’Autorità deponente, la partecipazione anche delle Associazioni partigiane e combattentistiche, con modalità di distanziamento interpersonale compatibili con la situazione emergenziale.
A tal proposito, appare utile evidenziare l’opportunità che vengano agevolate, il più possibile, forme di intese fra le stesse Associazioni anche per l’individuazione di un’unica rappresentanza.
Si ribadisce, altresì, l’esigenza che non siano coinvolte altre autorità, civili o militari, e che sia esclusa qualsiasi forma di assembramento.
Nell’invitare le SS.LL. a partecipare il contenuto della presente alle Amministrazioni comunali, si confida nella consueta collaborazione».
Fin qui la circolare interpretativa del Ministero dell’Interno sulle decisioni del Governo, documento resosi necessario dopo la dura presa di posizione dell’Anpi sulle celebrazioni congelate dal virus.
Tutto è cominciato e proseguito in puro spirito “all’italiana” quando il sotto Segretario grillino alla Presidenza del Consiglio Gianluigi Fraccaro (originario di Montebelluna, 39 anni), in una circolare indirizzata a tutti i Ministri e a tutti i Prefetti lo scorso 17 aprile, fa presente che quest’anno, causa emergenza sanitaria, non si terranno cerimonie pubbliche per la Liberazione.
Aggiungendo che anche “eventuali iniziative di deposizione di corone… dovranno prevedere la presenza della sola autorità deponente, evitando il coinvolgimento di altre autorità o formazioni militari”.
Per quasi una intera settimana, nel crescente imbarazzo generale, l’Anpi ha dunque atteso lumi dal Ministero dell’Interno, indicazioni che fino a martedì sera non erano ancora giunte.
Da qui l’iniziativa dell’altro giorno, da parte della presidenza e segreteria nazionale dell’associazione partigiana, con cui la scortesia e l’indifferenza del Governo Conte al 75° anniversario viene molto duramente definita “inaccettabile”.
“Mai nessuno ha ostato negare alle associazioni combattentistiche il diritto di onorare la Liberazione. Chiediamo al Governo di cambiare questa norma. In ogni caso l’Anpi parteciperà dovunque alle celebrazioni”.
Poco ore dopo, dagli uffici di Fraccaro, l’ulteriore nota materializzatasi nell’ulteriore spiegazione al documento a firma Piantedosi.
“Si chiarisce che la circolare intende semplicemente limitare la partecipazione delle SOLE autorità pubbliche ed escludere assembramenti in ragione dei provvedimenti restrittivi legati al Covid 19. Le associazioni partigiane potranno partecipare in forme compatibili”.
W l’Italia!