𝐈𝐥 𝟗 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐥 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐧𝐜𝐨𝐧𝐚, 𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐯𝐞𝐭𝐢 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢. 𝐀𝐝 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨, 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐦𝐚𝐫𝐞: 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐚𝐥 “𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐥𝐞” 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐬𝐛𝐥𝐨𝐜𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐚 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢!
Ufficializzata la data del mxi ingorgo elettorale – 9 giugno 2024 con cittadini chiamati al voto per Europee, Comunali e persino per le vecchie Province inutilmente affossate da DELRIO – prendono forma le prime strategie dei vari partiti e personaggi politici.
Messo ko dalla regola del secondo mandato consecutivo, in molti, ad Osimo, da tempo si chiedono quale potrebbe essere il futuro politico, a breve, per Simone PUGNALONI.
Giovane e ambizioso quanto la metà basta (non tanto in gioventù ma certamente in autostima), battagliero e mai domo, proprio le rinate Provinciali potrebbero essere giudicate da PUGNALONI come un utile banco di prova elettorale, valido, se non altro, per mantenere allenate le proprie truppe e provare a gareggiare, con qualche obiettivo, anche a favore di Michela GLORIO o di chi se la sentirà di offrirsi come agnello sacrificale.
Due i piani, A e B, non alternativi, a disposizione di PUGNALONI: quello per ora segreto riguarda la possibilità di spendere la propria autorevolezza interna al Partito democratico anconetano per ottenere il via libera ad una candidatura, non disprezzabile, a Presidente della Provincia. Candidatura possibile che dovrà, in ogni caso, passare attraverso il via libera – senza se e senza ma – di tutti i vari microcosmi della Sinistra.
Non sappiamo quanto orbiti, attorno alla stella cadente SCHLEIN, l’asteroide PUGNALONI ma è facile ipotizzare, tra PUGNALONI e l’attuale Segretaria del Pd, che ad abbandonare la vita politica attiva toccherà nettamente, per prima, alla meno dotata armocromista svizzera/Usa.
E il piano non segreto? La strategia per Osimo è inve tutta racchiusa nel braccio di ferro con il primo – Achille GINNETTI – forte di una candidatura di livello ma non supportata da voti; mentre il secondo – Simone PUGNALONI – uscendo da un doppio mandato amministrativo, avrebbe qualche voto in più, quantomeno di scambio elettorale, da utilizzare ma non ha, drammaticamente, il personaggio a cui affidare, in concreto e non simbolicamente, l’ultima resistenza in Valtellina.
La legge elettorale per le Comunali dal 1995 insegna che due debolezze potrebbero diventare, forse, una grande forza. Nel caso di Osimo, però, siamo ancora fermi all’uno smanioso di bypassare l’altro e viceversa.
A risolvere la situazione di stallo del Centro-Sinistra ecco, però, che potrebbe arrivare, in extremis, il miracolo delle Primarie, non per nulla inventate dal Pd. Nel caso i Democratici in confusione prolungata dovessero ripetere l’errore appena commesso dalle ex Liste civiche latiniane, ecco che GINNETTI, senza colpo ferire, potrebbe ritrovarsi investito, dal popolo di Centro Sinistra, candidato dell’intera area.
Chissà se avremo visto giusto un’altra volta.