QUASI UN ANNO DA RIGOPIANO
TUTORE DI SAMUEL NOMINATO
MA PUGNALONI ANCORA NON PAGA!
Mariani: “Immobilismo e inefficienza? Dei fondi si occupino Prefetto, Finanza e giudice tutelare”
Probabilmente la stragrande maggioranza di quanti, presi dall’emozione di Rigopiano, misero mano al portafoglio con donazioni anche importanti da 5.000 e 10.000 euro, a distanza di un anno, visto il mancato buon fine dell’operazione, non sarebbero della stessa idea.
Un conto è partecipare ad alleviare una tragedia collettiva scegliendo un bambino a simbolo della propria generosità e altra cosa è constatare con i propri occhi che – quasi 365 giorni dopo la tragedia – quello sforzo è rimasto fermo, inutilizzato, privo di qualsiasi effetto pratico, imprigionato dalla burocrazia presso l’originario conto corrente aperto dal Comune di Osimo.
Stavolta, però, alle generiche pastoie burocratiche su cui si scarica qualsiasi disservizio di una macchina pubblica certamente scrausa, sembrerebbe doversi aggiungere una situazione sul campo fatta quantomeno di mancanza, da parte delle famiglie Di Michelangelo e Serraiocco, di un progetto unitario sul futuro del piccolo Samuel.
Il ragazzino, uscito miracolosamente vivo dalla catastrofe di neve abbattutasi sull’hotel, fin da subito ha mostrato preferenza per andare a vivere presso i nonni e gli zii materni che non a caso hanno chiesto e ottenuto l’affidamento genitoriale di Samuel.
Sull’altro fronte, però, ad interessarsi da subito delle sorti del nipote fu la famiglia del papà Di Michelangelo la quale fu riconosciuta, attraverso il fratello Alessandro, poliziotto come Dino, più adatta al riconoscimento tutoriale del minorenne; sia in fase provvisoria che definitiva attraverso decreto sottoscritto dal giudice tutelare Maria Teresa Omenetti.
Poi, come è noto, la vicenda, da una giurisdizione all’altra, passò per competenza, nell’estate scorsa, da Ancona, residenza delle vittime del figlio scampato alla tragedia, al Tribunale di Chieti, territorio della famiglia Serraiocco presso la quale Samuel ha trovato l’affidamento genitoriale.
Ora, secondo una corrente di pensiero, il fatto che il giudice tutelare, cambiando giurisdizione territoriale, passi dalla dottoressa Omenetti al magistrato competente presso la Procura di Chieti, non muta il decreto sottoscritto ad Ancona che vuole Alessandro Di Michelangelo tutore confermato del piccolo Samuel.
Insomma Chieti potrebbe anche non emettere mai alcunchè ritenendo valida ed operativa la decisione adottata ad Ancona.
Secondo altra visione, invece, ad esempio quella fatta propria dal Sindaco Pugnaloni, non c’è ancora abbastanza chiarezza. Qualcuno potrebbe opporsi o essersi opposto al decreto della dottoressa Omenetti, innescando in tal senso la necessità di un nuovo pronunciamento.
In effetti sono trascorsi circa sei mesi dal passaggio degli incartamenti da una Procura all’altra e al momento non sono emersi fatti nuovi, positivi o negativi, circa la piega che la vicenda, sul piano legale, andrà ad imbroccare.
Ciò che appare certo è la volontà, più o meno pacifica intrapresa dalle due famiglie di dividersi i compiti – ai Serraiocco le competenze pratiche genitoriali e ai Di Michelangelo le funzioni legali – e di procedere, possibilmente in accordo, sulle decisioni importanti.
Ad esempio cosa fare dell’appartamento di San Paterniano, abitato dalla famiglia fino alla vigilia della tragedia e per il quale è in corso un mutuo da sostenere, considerato che l’interesse conclamato di Samuel è quello di crescere in Abruzzo?
Decisioni importanti, al pari della gestione dei 137.548 euro e 43 centesimi raccolti grazie al buon cuore e alla generosità degli osimani, che necessitano di impegni ragionati, possibilmente congiunti, da intraprendere.
A tutte queste motivazioni pratiche, infine, se ne somma una più leggera ma non meno importante per Pugnaloni, ideatore della raccolta pro Samuel.
Avvicinandosi a grandi passi la data di domenica 26 maggio 2019, giornata elettorale preposta a scegliere il nuovo Sindaco di Osimo, urge una decisione nei tempi in modo da potersi assicurare un selfie strappa-lacrime con il piccolo Samuel e il tutore Alessandro… abbracciati da Pugnaloni sul punto di girare loro l’assegno dei sospiri.
Sulla vicenda-Samuel da notare, infine, l’ennesima presa di posizione della consigliera Maria Grazia Mariani (Fratelli di Italia) che proprio in queste sta promettendo esposti per tutti i gusti: dal Prefetto alla Guardia di Finanza fino al Giudice tutelare, per chiamare in causa persino i donatori anonimi, tutti chiamati in causa per l’ipotizzata appropriazione indebita di denaro.
Attacca la Mariani chiamando in particolare in causa Pugnaloni: “Ma cosa aspetta il Sindaco a versare i soldi sul conto del piccolo? Caro Sindaco sai benissimo che la disponibilità di tale somma in capo al Comune di Osimo ti espone a rischi, non essendo in alcun modo vincolata, né sottratta a possibili procedure esecutive: il conto corrente, inoltre, è un semplice conto extra bilancio e non presta alcuna garanzia di impignorabilità”.
E ancora: “Cosa pensano di tutto questo i donatori? Tutti zitti? Facile lavarsi la coscienza facendo beneficenza… ma poi? Possibili che nessuno si preoccupi che quei fondi vadano davvero a buon fine?”.