𝗜𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗮𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝗯𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗮𝘀𝗸𝗲𝘁 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗱𝗮 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼, 𝗶𝗻 𝗻𝗼𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼
Sono suonate estremamente sgradite e fuori posto le parole pronunciate dal Sindaco PUGNALONI a ricordo della figura di Luciano FRANCIONI, scomparso ieri a 75 anni, ex responsabile dell’Ufficio personale del Comune di Osimo, fotoamatore e soprattutto dirigente e grande appassionato, da sempre, della Robur basket.
“Per decenni – ha dichiarato il Sindaco a Cronache Ancona – abbiamo condiviso il percorso meraviglioso della gloriosa Robur; lui dirigente ed io dapprima giocatore e poi tifoso…”.
“Percorso meraviglioso della nostra Robur?” – ci siamo chiesti, rileggendo il passaggio alla ricerca di possibili refusi, non rilevati.
Come è possibile considerare, da cittadino e da tifoso, meraviglioso il percorso sportivo compiuto nel tempo dalla Robur e poi, una volta Sindaco e confermato tale, “premiare” questa gloria cittadina dello sport con zero-euro-zero di finanziamento, unica società “dimenticata” per 9 anni consecutivi dall’entusiasta ex tifoso?
L’uscita pubblica di appropriarsi e scaricare una questione a tempo di record, anche a costo di utilizzare per calcolo politico persino un evento terribile come la morte di un cittadino, è un giochino su cui PUGNALONI è da tempo specializzato. Ma che non riesce più.
La gloriosa Robur di cui parla a sproposito Simone PUGNALONI è potuta andare avanti, dal 2014 a oggi, grazie esclusivamente alla passione e all’impegno genuino sempre manifestato da uomini disinteressati come Luciano FRANCIONI. Non certamente grazie alla messa al bando, nei fatti, di una Amministrazione volutamente dimentica, per non dire avversa.