Avvistato ad Osimo solo nel pomeriggio di Franceschini
PRESIDENTE MA NON TROPPO
DEL CAMPANA
I PRIMI NON TRE MESI DI SOLARI
I dubbi delle minoranze trovano conferma: “Vive la città col binocolo…”
Tra Natale e Capodanno è stato eletto Presidente del Campana, col voto unanime dell’intero Consiglio di amministrazione.
L’Amministrazione Pugnaloni, senza perdere tempo, aveva commentato “una firma di chiara fama internazionale” e si era detta “onorata di averlo con noi ad Osimo”, affrettandosi ad augurare al neo Presidente un buon lavoro.
In effetto il curriculum vitae del regista tv ed ex Assessore regionale alla Cultura Giampiero Solari, 60 anni, tolto l’unico neo di non essere osimano, ne di nascita ne di frequentazione, poteva ben sostituire il dimissionario Raimondo Orsetti alla guida dell’istituto.
“Da lui ci attendiamo – aveva detto a caldo Pugnaloni – un prezioso contributo di idee che rafforzino la vocazione culturale e turistica della nostra città”.
Da allora Pugnaloni e suo tramite la città sta ancora aspettando! Tolta l’apparizione obbligata, il 19 febbraio scorso – in cui al Campana è giunto il Ministro Franceschini a tagliare il nastro tricolore di una delle mostre che rischia di essere ricordata solo per risultati da non tramandare (tanto negativi quanto i tentativi illustri di metterla in carreggiata sono stati spesi al riguardo) – di Solari nessuno è riuscito a seguirne le tracce.
Tracce che l’hanno portato ovunque in Italia – da ultimo al Bit di Milano dove il super dirigente regionale Orsetti (colui che si è visto “invitato” a dimettersi proprio dal Campana) ha battezzato Solari – e altri 24 – volto della campagna promozionale “ViviAmo le Marche”.
Sarà anche noto… ma il volto di Solari resta, tre mesi dopo la nomina, a dispetto di tanta celebrità, del tutto sconosciuto ad Osimo e assai poco in pratica anche a Marco Santini, new entry e violoncellista, indicato dalle minoranze, la sempre verde Manuela Panini (indicata dal Comune), Catia Curina in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionale e l’uomo per tutte le stagioni Matteo Biscarini (ex Pci-Pds-Ds-Pd) indicato direttamente dalla Regione – e quindi da Orsetti – quale componente amministrativo della Cultura.
Ne posso vantare migliori e soprattutto notizie fresche su Solari i componenti del collegio dei revisori presieduto da Mauro Antici, Giuseppe Tarozzi e Massimiliano Polacco.
Certo la vicenda Solari non è un giallo ma solo un mistero.
Il Presidente – confermiamo – risulta sano e salvo, appena gravato a Milano da un nuovo impiccio regionale. Che forse Orsetti battezzando Solari anche testimonial marchigiano abbia inteso spronare e rendere più guizzanti i mille incarichi del supercalifragilisticexpialidocious Solari? Lo sapremo presto seguendo da vicino le prossime tappe del Presidente.
Lode dunque ai tentativi rianimatori del super Dirigente regionale alla Cultura anche se, con un pizzico di lungimiranza in più, non sarebbe stato poi difficile anticipare le difficoltà di Solari a mettere insieme, contemporaneamente, più di 1.000 cose da fare.
Senza ricorrere al senno di poi le minoranze Latini e Mariani avevano a suo tempo segnalato il rischio concreto, per Solari, di potersi spendersi quotidianamente per il Campana.
“Possibile che tra i tanti osimani che hanno presentato domanda per ricoprire il ruolo – commentavano a Natale le opposizioni sbirciando nella magica palla di vetro – si è voluto andare a scegliere una personalità dal curriculum prestigioso come Solari… che però lavora a Milano e abita a Pesaro. Che spazio avrà per Osimo?”.