𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐀𝐫𝐞𝐫𝐚, 𝐢𝐥 𝐛𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐝𝐫𝐢𝐜𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨. 𝐏𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐝 𝐀𝐬𝐭𝐞𝐚 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐡𝐨𝐭𝐞𝐥 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐞𝐭𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐚 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚, 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐚, 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐚𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨
Da Astea nessuna voce a spiegazione dei circa 1.500 assegni circolari (emessi a luglio per un valore stimato in circa 237.000 euro) erogati a favore di non clienti dell’hotel House!
Abbiamo cercato per l’intera mattinata, senza riuscirci, l’Amministratore delegato Fabio MARCHETTI per chiedergli le ragioni misteriose per cui Astea ha dato fondo a migliaia di bonus sociali idrici ad utenti mai forniti, causa morosità prolungata, conclamata e con tanto di distacco dal servizio.
Una cessazione, quella dell’erogazione di acqua potabile, a cui i residenti del popolosissimo condominio a sud di Porto Recanati, da anni ovviano grazie a casette dell’acqua messe a disposizione dal Comune e ad un pozzo, scavato nei pressi dell’hotel, con acqua mai del tutto controllata e per questo utilizzata solo per scopi non alimentari.
Di presenza di buona e dolce acqua Astea, nell’hotel House, neanche una sola goccia. Da anni.
Cosa e chi rimborsare, dunque? E soprattutto perché?
Da fonti trasversali abbiamo saputo che, effettivamente, l’interrogativo ha tormentato la decisione del Cda di via del Guazzatore, incerti sul da farsi… nonostante il Decreto istitutivo del bonus – il 129 del 26 ottobre 2019, secondo Governo-Conte a guida 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e uguali – parlasse chiaro equiparando i nuclei familiari aventi diritto a quelli titolari di energia elettrica.
In pratica, anche secondo l’interpretazione dell’autorità per l’Energia ARERA (a cui Astea si sarebbe rivolta per chiedere consiglio) i bonus sociali idrici sono da assumersi tra tutti i nuclei familiari titolari di utenza elettrica in conseguenza del cosiddetto “vincolo di unicità” che consente l’automatica associazione.
Detto in italiano: una abitazione non è tale se non gode di entrambi i fondamentali servizi, acqua e luce.
Ragionamento perfetto, quello degli esperti di ARERA, che non fa una sola grinza… ma che non tiene conto dell’aspetto specifico e particolare che lega, anzi non lega, il condominio Hotel House all’Astea: l’intero agglomerato, fortemente abitato, fa eccezione, non essendo fornito più di acqua potabile da Astea da lunghi anni. Come i conti di Astea stanno a testimoniare, in primis, all’Amministratore MARCHETTI (quello eternamente introvabile!).
Ergo il teorema dell’autorità ARERA – l’utente che usufruisce di energia elettrica dispone anche di acqua potabile – decade e non sta in piedi. Come Astea stessa dovrebbe insegnare… in questo caso ad una opinione pubblica veramente sul punto di arrabbiarsi per davvero.
Con tutte le difficoltà che le famiglie incontrano, ogni mese, per far fronte a bollette sempre più cospicue, venire a sapere che coloro che non hanno mai pagato verranno pure premiati… lascia i cittadini di stucco.
Sapere poi che i 237.000 euro sperperati, buttati dalla finestra per un parere esatto ma mal considerato, non graveranno sulle casse degli osimani (Astea rimborsata dallo Stato attraverso l’autorità garante ARERA) ma piuttosto a farci fronte saranno… i soliti Italiani… fa ancor di più, se possibile, imbestialire…