AUMENTANO I NAVIGATORI IN RETE
SI MOLTIPLICANO LE TRUFFE

AUMENTANO I NAVIGATORI IN RETE SI MOLTIPLICANO LE TRUFFE

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Gli agenti dell’Anticrimine denunciano gli autori di frodi informatiche

 

AUMENTANO I NAVIGATORI IN RETE
SI MOLTIPLICANO LE TRUFFE

 

La rete si conferma, purtroppo, zona di caccia di malviventi sempre più tecnologici

Truffe on line sempre più frequenti ma anche vita sempre più dura per quanti, improvvisandosi ladri in rete, accettano di delinquere su scala informatica senza possedere i requisiti professionali per restare impuniti.

Se poi le vittime sono osimane e possono contare sul supporto tecnico messo in campo da agenti specializzati in forza al Commissariato, allora la partita diventa tremendamente complicata per i malfattori.

Crescono le truffe in rete, ma cresce anche la sorveglianza

Agenti della Polizia di Stato, in forza al Commissariato di Pubblica Sicurezza, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona due individui pregiudicati, residenti nelle province di Isernia e Treviso, entrambi ritenuti responsabili di frode informatica in episodi distinti fra loro.

Da indagini partite a seguito di una prima denuncia presentata da un osimano, è emerso che il truffato lamentava di aver pagato 300 euro per una playstation di ultima generazione; l’uomo, individuato l’oggetto nel sito punto-shopping, avrebbe voluto farne dono al figlio per il prossimo compleanno senza però riceverla.

Attivati gli agenti dell’anticrimine i poliziotti hanno impiegato poco tempo per dare un nome e un volto all’autore della truffa.

Si tratta di un disoccupato di 47 anni, residente in provincia di Isernia, già pregiudicato per vicende simili commesse in varie province italiane. Semplice il filo di Arianna utilizzato per giungere fino al truffatore informatico. Agli investigatori è bastato il tracciamento dei contatti Web sul telefonino che utilizzava da modem per riuscire ad identificare a colpo sicuro il  portatile utilizzato e quindi la proprietà.

Seguendo invece la traccia del denaro terminato su conti on line attraverso passaggi in varie carte Poste pay pre pagate, gli stessi agenti del Commissariato sono riusciti ad individuare anche un secondo truffatore, stavolta un 39enne della provincia di Treviso.

Il ragazzo, ricevuto 350 euro inviati da una studentessa universitaria osimana, aveva fatto perdere ogni riferimento, ovviamente senza inviare alcunchè in cambio.

La giovane osimana, che aveva notato un cellulare Iphone 6 sul sito subito.it, non si è però persa d’animo ed ha immediatamente denunciato la vicenda risoltasi con una seconda denuncia.

Altro conto è recuperare anche il piccolo bottino che l’ingenuo cliente della rete si è visto risucchiare via in pochi istanti. La denuncia non implica l’immediata restituzione del maltolto. Tutto è demandato al processo, ai tempi della Giustizia e quasi sempre alle ulteriori spese da sostenere per un avvocato.

Insomma denunciare le truffe non serve per riavere indietro immediatamente i propri soldi. L’unica cosa da fare è prestare molta attenzione. Prima.

A riprova, sono tutt’ora in corso ulteriori indagini per individuare nuovi autori di numerose frodi informatiche, tipologia di reato cresciuta negli ultimi tempi con la diffusione sempre più capillare dei navigatori in rete di tutti i tipi.





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